Se volete indossare i panni di un audace esploratore per un giorno e di provare l’emozione della scoperta, vi raccontiamo di una bella passeggiata in terra Etrusca, nelle propaggini dei Monti Cimini dove, improvvisamente ci appare uno spettacolo unico conosciuto come la Petra italiana: Norchia, sito archeologico preistorico, etrusco, romano e medievale. Un intero costone di tufo completamente modellato con la necropoli rupestre più importante d’Etruria. Un sepolcreto ininterrotto che non ha eguali modellato oltre 2000 anni fa.
Norchia etrusca, appartenente alla lucumonia di Tarquinia, sorgeva lungo la via Clodia di cui oggi possiamo vedere ancora dei tratti salendo sul pianoro tufaceo racchiuso alla confluenza dei fossi Pile e Acqualta e dal quale si osservano i ruderi del Castello medioevale della famiglia Di Vico e della chiesa di San Pietro risalente al IX secolo d.C.
Si parte da Cinelli, una frazione di Vetralla per poi seguire le indicazioni per il parco archeologico di Norchia. Quando finisce la strada asfaltata, si lascia l’automobile in un piccolo parcheggio e iniziare a percorrere il viale alberato e poche centinaia di metri dopo e si arriva all’ingresso del parco. Si incontrano subito le “Tombe a dado” incastonate nella facciata della rupe utilizzate solo in questa zona dal popolo etrusco. Proseguendo la passeggiata nel parco si arriva ai ruderi della chiesa di S. Pietro, per poi ritornare al punto di partenza. Durante il percorso si incontrano colombaie, grotte e tombe etrusche fra le più famose quelle “a Tempio”.
La caratteristica che ci appare chiara una volta raggiunta, è che Norchia rappresenta un chiaro esempio dello stato di degrado dei beni culturali italiani. La vegetazione ha invaso ogni dove ed ha reso la necropoli una selva incolta rendendo inaccessibili i corridoi che portavano alle tombe. Per non parlare delle facciate scavate nel tufo sottoposte alla pressione delle radici degli alberi che, anno dopo anno, provocano irreversibili ferite.
Norchia, sia per la sua storia che per la sua bellezza, merita maggiori attenzioni. Questo bellissimo luogo, infatti, necessita, per essere valorizzato, di interventi di bonifica e miglioramento della sicurezza.
