Grandi novità dal settore Rc auto: la Corte di Cassazione ha stabilito che, a seguito di un incidente, l’indennizzo è concesso anche quando il valore supera quello commerciale del mezzo.
IL FATTO
Il 20 aprile, la Corte di Cassazione ha depositato l’ordinanza numero 10686/2023. Nel documento, i giudici si sono espressi positivamente sul caso di un automobilista che aveva richiesto un indennizzo pari a quasi il doppio del valore del veicolo. Un evento storico che riconosce la possibilità di risarcire i danni da incidente anche qualora questi superino il valore di mercato del veicolo. L’unica condizione da rispettare attualmente è che non si verifichi: “un arricchimento ingiustificato al danneggiato”.
LA SVOLTA STORICA
Una svolta storica in materia di Rc auto. Infatti, in caso di vettura datata capita molto spesso che i costi di riparazione a seguito di un incidente superino il suo valore costringendo il proprietario non a riparare l’auto ma a sostituirla. Adesso, però, le cose cambiano perché la Cassazione invita a indennizzare il danneggiato anche in questi casi così da continuare a guidare un veicolo a cui è già abituato senza obbligarlo a trovarne uno nuovo.
IL PARCO AUTO ITALIANO
Una decisione epocale che ribadisce il diritto al giusto risarcimento dei danni anche per auto vetuste. Questa novità per l’Rc auto acquista una rilevanza maggiore anche in considerazione del fatto che una fotografia del parco auto in Italia (di aprile 2023) ha sottolineato che le nuove immatricolazioni sono ai minimi storici e questo aumenta considerevolmente l’anzianità dei mezzi in circolazione. Infatti, dal nuovo annuario statistico dell’Aci è emerso che l’età media delle auto è pari a 12 anni e 6 mesi (4 mesi in più rispetto al 2021). Poco meno di una su cinque (il 17% del totale) le Euro 0-1-2, che hanno almeno 19 anni. Le auto rottamate sono sempre più vecchie con un’età media di 18 anni e 2 mesi (9 mesi in più rispetto al 2021).
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