Nell’era digitale, diventa sempre più urgente progettare futuri desiderabili. Per soddisfare questa crescente esigenza, è nato l’Osservatorio Futures | Sense Making by System Thinking della School of Management del Politecnico di Milano.
La prima edizione dell’Osservatorio 2023/24 ha cercato di immaginare nuovi possibili futuri concentrandosi sul concetto di: “Il benessere umano nell’era delle tecnologie intelligenti“.
“In contesti fortemente volatili, incerti, complessi e ambigui come quelli attuali è richiesto ai leader, innovatori e organizzazioni di progettare con responsabilità e proattività futuri desiderabili, piuttosto che adattarsi a futuri emergenti a cui reagire una volta che si sono espressi. Le organizzazioni devono prendere decisioni su dove investire le proprie risorse e su quali ambiti approfondire, non considerando solo le alternative esistenti, ma anche immaginando e agendo verso futuri a cui contribuire in maniera responsabile e consapevole.
Claudio Dell’Era, Direttore dell’Osservatorio FUTURES | Sense Making by System Thinking
L’Osservatorio FUTURES ha l’obiettivo di sperimentare e promuovere approcci progettuali ed innovativi verso la costruzione di futuri desiderabili”.
VISIONI PER IL 2035
Nel 2035, la maggior parte delle tecnologie sarà intelligente e generativa, migliorando l’efficienza quotidiana e il benessere. Dalla cura personale all’alimentazione, dalle attività sociali all’intrattenimento, le nuove tecnologie trasformeranno la nostra vita. Ad esempio, l’Intelligenza artificiale e la realtà immersiva ci aiuteranno a scegliere la nazione o la città ideale dove andare a vivere in base alle nostre passioni e abitudini, mentre gli assistenti digitali ci potranno fornire consigli su dieta e sport monitorando i nostri livelli di salute.
Le città diventeranno più accoglienti grazie a piattaforme digitali e fisiche avanzate che miglioreranno l’accesso ai servizi sociali, identificheranno opportunità di lavoro, faciliteranno il supporto tra cittadini e renderanno l’assistenza sanitaria più accessibile. Queste piattaforme saranno veri e propri marketplace per connettere cittadini, offrire e cercare beni e servizi, e segnalare eventi sociali.
In questi futuri desiderabili, il rapporto con il lavoro sarà più diversificato, permettendo a ogni persona di dedicarsi a varie attività e sviluppare così un’identità poliedrica.
OSSERVATORIO FUTURES
Mentre i futuri vicini si basano su tendenze attuali come tecnologia e mercato, i futuri distanti nascono da un atteggiamento progettuale nei confronti del futuro.
Grazie alla cooperazione con tredici organizzazioni provenienti da settori diversi l’Osservatorio FUTURES ha creato degli scenari di futuri possibili nel 2035 focalizzandosi sul benessere umano negli ambiti Purposeful Nest, Meaningful Production e Relational Proximity.
“In questa prima edizione dell’Osservatorio ci siamo concentrati sul tema del benessere umano nell’era delle tecnologie intelligenti. Viviamo in una società digitale in cui le tecnologie digitali vengono tutte utilizzate per lavorare, monitorare la salute, le abitudini e rimanere connessi.
Emilio Bellini, Direttore dell’Osservatorio FUTURES | Sense Making by System Thinking
Considerando solo la sfera sanitaria, l’attenzione si è spesso concentrata sulle malattie piuttosto che sulla persona nella sua interezza, puntando all’efficienza del servizio. Le persone stanno però spostando la loro attenzione dai risultati clinici ai risultati desiderati e personalizzati di lunga durata.
Mettere la persona al centro è il primo passo verso una salute e un benessere a misura d’uomo”.
PURPOSEFUL NEST
I futuri distanti nell’ambito Purposeful Nest enfatizzano la centralità del benessere personale, la necessità di coltivare un’identità multiforme, impegnandosi in più occupazioni, rifiutando identità ed etichette basate sulla carriera. Empatia, comunità e connessione umane autentiche diventano elementi fondamentali affinché i contributi individuali abilitino il raggiungimento di obiettivi collettivi. La tecnologia diviene il fattore abilitante per ogni scelta consapevole, utile a bilanciare differenti occupazioni, migliorare la comunicazione e rispettare privacy e legalità.
MEANINGFUL PRODUCTION
I futuri distanti elaborati nell’ambito Meaningful Production prospettano nel 2035 ambienti di lavoro più appaganti, supportati da modelli ibridi e dall’intelligenza artificiale. Il futuro delle organizzazioni dipenderà dalla capacità di diventare luoghi di apprendimento permanente, promuovendo un cambiamento culturale basato sui valori e il merito. Il tempo del lavoro e della vita personale saranno sempre più integrati, senza distinzione rigida: le aziende dovrebbero creare le condizioni perché le persone possano armonizzarli il più possibile e utilizzare la tecnologia per liberare gli individui da attività senza valore.
RELATIONAL PROXIMITY
Nell’ambito Relational Proximity emerge l’esigenza di un rapporto più equilibrato tra uomo e natura, in cui la tecnologia favorisca da un lato le connessioni fisiche e il benessere personale, e dall’altro divenga fondamentale anche per perseguire un maggiore rispetto dell’ambiente. Le persone chiederanno più responsabilità nelle politiche industriali e nelle politiche sociali a livello locale, verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile. Si affermerà il concetto di inclusività a tutto tondo, nel promuovere l’innovazione guidata da uno scopo per contribuire allo sviluppo umano.
LA COMPLESSITÀ DELLE SFIDE DELL’INNOVAZIONE
“La crescente complessità delle sfide dell’innovazione comporta che le organizzazioni debbano sviluppare capacità di pensare al futuro non solo per anticipare le esigenze in evoluzione dei clienti, ma anche per progettare strategie per un futuro desiderabile per gli individui e la società.
Stefano Magistretti, Direttore dell’Osservatorio FUTURES | Sense Making by System Thinking
È essenziale che le organizzazioni considerino entrambe le alternative esistenti e immaginino le possibilità future quando sviluppano nuove strategie.
Saranno necessari nuovi paradigmi, maggiormente riflessivi e progettuali, per affrontare problemi complessi ed articolati caratterizzati da molteplici stakeholder a un livello più sistemico”.
Fonte: comunicato stampa Osservatori.net – Politecnico di Milano