Finalmente arriva per il turismo un segnale di ripresa che dovrebbe far ben sperare per il prossimo anno. Da quanto emerge dai dati raccolti da TTG Travel Experience, i preconsuntivi dell’estate 2021 confermano segni positivi per le vacanze sia per quanto riguarda le prenotazioni online che quelle tradizionali: +46% per il turismo balneare e circa il 20% per quello montano, lacuale e termale.
Anche per quanto riguarda la presenza di turisti stranieri il numero è in aumento: nel mese di agosto la tendenza registrata è stata quasi pari a quella di agosto 2019 (-1,1%) mentre a giugno era di -43% rispetto a giugno 2019. Per quel che riguarda luglio la tendenza è stata del -14,5. Anche se l’ombra della crisi resta qualcosa si è rimesso in moto e le attese per i prossimi mesi sono positive soprattutto in vista della riapertura graduale delle frontiere e la riduzione delle restrizioni sanitarie.
LA FIDUCIA HA RIMESSO IN MOTO IL TURISMO
Un messaggio chiaro è emerso dal TTG Travel Experience – che si è svolto nei giorni scorsi a Rimini insieme a SIA Hospitality Design e SUN Beach&Outddor Style – : “La fiducia ha rimesso in moto il turismo”.
Alla cerimonia di apertura, il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha infatti affermato che:
“Il tema della fiducia è fondamentale e deve basarsi sui numeri. Nel 2021 cresciamo del 6% del Pil e un altro 4% l’anno venturo, che ci porterà a riassorbire questi due anni di pandemia. Ma il turismo, per l’Italia, può tranquillamente arrivare al 20% del Pil, l’importante è organizzarsi e programmare”.
Per Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, ritiene che il numero elevato di operatori presenti “sono senz’altro il miglior segnale di ripresa”.
“Questa è la vera e propria piazza d’affari per tutta la filiera del turismo. I Buyer esteri vengono al TT a chiudere i loro pacchetti turisti, i tour operator italiani ad aggiornare la loro offerta per i viaggiatori italiani. E poi troviamo l’opera di rinnovamento costante che i designer sviluppano per il settore dell’accoglienza con due belle mostre al SIA. E, infine, l’effervescenza del turismo balneare e dei campeggi sempre più attenti a stile e ristorazione, peculiarità del prodotto turistico italiano, con il SUN”.
LE DONNE A TRAINO DEL SETTORE TURISMO
Dai dati predisposti dall’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile Unioncamere-Infocamere e dall’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio italiane – presentati nel corso dei due eventi del TTG sul turismo femminile – le donne guidano l’attuale scena turistica.
Le donne, oltre a preporre tutte le scelte di viaggio (80%), optano sempre più per viaggi in solitaria. Dal web, infatti, emerge che cercando su Google “Solo Female Travel“, i risultati sono 152 milioni i risultati rispetto i 100 milioni digitando “Solo Male Travel“.
Queste viaggiatrici prestano molta attenzione a blog e social che contengono consigli, consigli fatti appositamente da donne per le donne. Prediligono viaggi culturali, naturalistici e di “avventura” e prestano molta attenzione alle scelte di viaggio responsabili. Per quanto riguarda gli acquisti di beni e prodotti optano per quelli locali riservando ad essi una spesa media maggiore dei turisti uomini. Grazie a questo aumento domanda, la “donna turista” è entrata a pieno titolo tra le “tribù di turisti”.
“Guardare e studiare il turismo al femminile, nelle sue componenti di offerta e domanda, non è questione di genere ma questione di opportunità. Le donne possono essere uno straordinario radar per capire come orientarsi nell’enorme sfida della ripartenza che il settore turistico ha davanti a sé. Ci restituiscono segnali importantissimi su cosa vuole il mercato e su cosa si può offrire al mercato, in uno scenario di domanda-offerta che a livello globale sta mutando con una rapidità mai vista prima”.
Antonella Ballone, presidente della Camera di commercio Gran Sasso d’Italia
L’IMPRENDITORIA “ROSA” NEL TURISMO
La componente femminile nel turismo non si ferma ai soli viaggi. Sono sempre più il numero delle imprese che nascono da donne per le donne: dalle compagnie di viaggio all’accomodation fino ad arrivare a servizi di trasporto dedicati. E, dagli ultimi dati, questo mercato è destinato a crescere: “l’incidenza dei giovani è maggiore nelle imprese femminili (12,5%) rispetto alle maschili (9,6%)”.
“Se guardiamo all’imprenditoria giovanile vediamo come la componente femminile sia stata quella decisamente più colpita dalle conseguenze della pandemia. Allo stesso tempo vediamo oggi come questa fa oggi registrare tassi di crescita e di ripresa maggiori rispetto alla componente maschile. Andamenti che da un lato indicano la necessità di un nuovo sistema di welfare in grado di tutelare maggiormente le donne in contesti di crisi, dall’altro lato evidenziano quanto sia importante per la ripresa del turismo una nuova offerta non solo dalle donne ma anche per le donne”.
Roberto Di Vincenzo, presidente di Isnart
Nonostante l’impatto negativo della pandemia sulle piccole imprese, l’imprenditoria femminile invece sta mostrando un incremento: da 20 mila imprese circa del 2011 si è passati a oltre 41 mila nel 2020.
“Il turismo sta vivendo un processo di profonda trasformazione e il suo sviluppo rappresenta una delle sfide prioritarie per il rilancio del nostro Paese. Fondamentale è il ruolo che le donne possono svolgere per la loro capacità di perseguire l’innovazione e il cambiamento. La rete dei comitati per la promozione dell’imprenditorialità femminile presso le Camere di commercio è da sempre impegnata nella diffusione della cultura di impresa anche nella filiera turistica e sostiene un nuovo modello di sviluppo in grado di stabilire legami più forti tra competitività e coesione sociale valorizzando cultura, creatività e sostenibilità”.
Tiziana Pompei, vice segretario generale di Unioncamere
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