IL BERSAGLIO PREFERITO
Le PMI sono l’obiettivo principale del cybercrime. Un vero e proprio grido d’allarme che viene certificato dal report prodotto dal “Think Tank Assintel-Confcommercio”. L’aumento degli attacchi ha avuto un’impennata del +184% con numeri che fotografano perfettamente una situazione di crisi e di carenza in tema di sicurezza.
Analizzando nel dettaglio la questione, appare evidente come gli hacker sfruttino a pieno l’utilizzo di malware per i propri scopi criminali. Nel 91% dei casi, infatti, gli attacchi risultano di categoria “grave” e il 61% delle offensive proviene dal dark web.
Purtroppo, su queste tematiche c’è ancora molta poca informazione e si tende a sottovalutare i rischi nell’universo digitale. Per questo motivo l’obiettivo principale è quello di supportare le PMI in maniera costante attraverso un percorso non solo di cybersecurity pura ma anche di studio e consapevolezza su tutta la vicenda a 360 gradi.
LE PROBLEMATICHE DELLE PMI
Cosa spinge gli hacker a colpire principalmente le PMI? Un interrogativo che, in realtà, ha molteplici risposte e motivazioni. In primo luogo appare evidente come il cybercrime consideri l’universo delle piccole e medie imprese davvero debole e facile da attaccare. Questa certezza deriva dal fatto che gli investimenti in tema di cybersecurity sono davvero ridotti e, come detto in precedenza, si sottovaluta notevolmente il fenomeno della criminalità digitale diventando, di conseguenza, davvero attrattive per gli hacker. Quest’ultimi cavalcano l’onda della scarsa informazione e dell’errata convinzione, da parte degli imprenditori, di essere poco attrattivi per i cyber criminali. Quella che si può definire come una “bassa cultura aziendale” in termini di sicurezza porta, naturalmente, a sottovalutare anche i potenziali danni che un attacco hacker può provocare. In molti casi, infatti, c’è ancora la convinzione che i pericoli possano arrivare semplicemente dalle quotidiane “mail spam” che si ricevono.
COME DIFENDERSI
La crescita delle PMI passa inevitabilmente dalla sicurezza. Per questo motivo un deciso cambio di passo dipende da diversi fattori. In primo luogo da un’analisi precisa e puntale sui rischi che un’azienda corre quotidianamente.
In secondo luogo, ogni impresa deve valutare ciò che può essere attrattivo per gli hacker. Da qui passa, successivamente, il dotarsi di strumenti aggiornati in tema di cybersecurity formando allo stesso tempo anche il personale aziendale.
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