I rifiuti elettronici – chiamati e-waste o Waste Electrical and Electronic Equipment (WEEE) – sono rifiuti generati da qualsiasi apparecchiatura elettrica ed elettronica (EEE) che smette di essere utilizzata.
Nell’attuale società moderna, dove questo tipo di strumenti sono sempre più indispensabili, il flusso di questi rifiuti è in forte aumento.
COSA SONO ESATTAMENTE GLI EEE?
Gli Electrical and Electronic Equipments comprendono una vasta gamma di prodotti, da quelli domestici a quelli aziendali (elettrodomestici, giocattoli, strumenti per la musica, etc).
Oggigiorno, il loro impiego è aumentato anche nei settori trasporto, salute, sistemi di sicurezza, etc., con un conseguente aumento dei rifiuti elettronici globali.
LA SITUAZIONE MONDIALE
Le Nazioni Unite recentemente hanno pubblicato il Global e-waste monitor 2020, una relazione con le statistiche mondiali sui rifiuti elettronici ed il loro andamento.
Dai dati presentati, nel 2019, il mondo ha generato 53,6 Mt di rifiuti elettronici (7,3 kg pro capite).
Rispetto al 2014 è cresciuto di 9,2 Mt e le previsioni danno il loro aumento – entro il 2030 – fino a 74,7 Mt, quasi il doppio.
Del totale dei rifiuti prodotti viene riciclato il 17,4%. Le attività di riciclaggio, purtroppo, hanno difficoltà a tenere il passo con la crescita dei rifiuti elettronici quindi resta un dato ancora basso.
Dal 2014 il numero di Paesi che hanno adottato una politica nazionale di regolamentazione è passato da 61 a 78.
In alcune regioni però il disciplinamento non incoraggia ancora verso una corretta gestione dei rifiuti elettronici, portando a una mancanza di armonizzazione statistica degli e-waste.
PIANO PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
Nel settembre del 2015, le Nazioni Unite e tutti gli Stati membri hanno realizzato un piano fondamentale per lo sviluppo sostenibile: l’Agenda 2030 strutturato in 17 obiettivi.
Questi obiettivi comuni prevedono un insieme di misure importanti che vanno dalla lotta alla povertà al contrasto al cambiamento climatico.
In quest’ottica, l’attuale aumento dei rifiuti elettronici e l’improprio smaltimento degli stessi sono presenti in molti punti dell’Agenda visto il loro forte impatto sul pianeta, ma viene trattato in particolare nei punti 11 e 12.
Obiettivo 11: ridurre entro 2030 l’impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti riducendo la quantità che finisce nelle discariche.
Obiettivo 12: corretta gestione delle sostanze chimiche e dei rifiuti durante tutto il ciclo di vita per ridurre il loro rilascio in aria, acqua e suolo e minimizzare i loro impatti negativi sulla salute umana e sull’ambiente su base internazionale.
In definitiva, non buttare tutto nelle discariche, ci avvicina sempre più verso un futuro sostenibile.
Cosa fare per migliorare la situazione? Nel nostro piccolo possiamo cominciare a dare una nuova vita a quei prodotti che troppo spesso preferiamo buttare. Possiamo farli riparare o riutilizzarli in modo creativo come molte piccole realtà artigianali hanno già iniziato a fare. E voi, cosa proporreste?