A Grosseto sarà avviata la raccolta automatica dei rifiuti dei fiumi, prima che questi raggiungano le acque marine. Si chiama River Cleaner Float e la sua sperimentazione sarà avviata in primavera, quando verrà installato dal consorzio di bonifica 6 Toscana Sud sulla sponda dell’emissario San Rocco in collaborazione col Comune di Grosseto, Regione ed Estra.
River Cleaner è un sistema di raccolta automatizzato, posizionato su un argine del fiume, che permette la raccolta dei rifiuti ed il loro trasporto fino al piano stradale, in completa autonomia. Una volta giunti nei cassoni di stoccaggio temporaneo, i rifiuti plastici possono essere indirizzati allo smaltimento, con i regolari mezzi già a disposizione delle aziende addette alla gestione dei rifiuti urbani ed extra-urbani.
IL PROGETTO
In pratica si tratta di un impianto per l’intercettazione di rifiuti flottanti in ambiente fluviale, che grazie ad un sistema di riconoscimento immagini basato su intelligenza artificiale, riesce ad identificare autonomamente la presenza di rifiuti e a estrarli dal corso d’acqua. Ogni impianto oltre al un sistema di controllo locale, possiede un gestionale per il controllo remoto, che consente il monitoraggio, l’analisi dei dati e risoluzione problemi a distanza.
Il suo punto di forza è la semplicità. Si tratta, infatti, di una piattaforma ancorata a un supporto preesistente attraverso guide verticali che consente la raccolta dei rifiuti e delle plastiche, contemporaneamente proteggendo il mare dall’inquinamento ed avviando il riciclo.
Per come è stato concepito, River Cleaner consente di poter installare l’impianto in qualsiasi porzione di fiume e garantisce la sua completa integrazione nel sistema di smaltimento dei rifiuti locali, senza la necessità di dover adeguare il parco mezzi per la raccolta. Inoltre, essendo dotato di tecnologia autonoma sarà operativo 24h 7 gg.
UN CIRCOLO VIRTUOSO
Si tratterà quindi di avviare un circolo virtuoso destinato, dunque, a produrre efficienza, ecosostenibilità, costi ridotti ed una svolta evidente sul piano ambientale. Il principio è sempre lo stesso: se i singoli cittadini e le singole città si prendessero cura dei rifiuti che transitano nei propri fiumi il controllo delle microplastiche in mare sarebbe molto più efficace.
A sostenere il progetto, firmato dalla start up Blue Eco Line, è Anbi insieme alle istituzioni locali. Blue Eco Line è una start up guidata dall’ingegnere meccanico Lorenzo Lubrano e composta da un team di giovani ingegneri e professionisti. Il sistema, denominato River cleaner float,
Durante la fase di progettazione, è stato fondamentale per noi, sviluppare una soluzione che potesse essere compatibile con la maggior parte dei corsi fluviali, ma che si potesse al contempo integrare con l’ambiente, in modo tale da non avere un elevato impatto ambientale e visivo. Un ulteriore obiettivo che ci siamo imposti è stato quello di minimizzare i costi e realizzare un impianto ad emissioni 0. Questi vincoli, ci hanno portato a progettare un sistema completamente automatizzato, gestibile da remoto, interconnesso con le aziende di raccolta rifiuti del territorio, il cui costo possa inoltre essere ammortato negli anni.
BLUE ECO LINE
Ci auguriamo che questo progetto sia presto collaudato e mantenga le promesse che hanno portato alla sua creazione, in modo da contribuire a ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento locale e globale.