Le nanoparticelle luminescenti di silicio sono le protagoniste dello spin-off SINBIOSYS dell’Università di Bologna, vincitore di un finanziamento europeo destinato a donne imprenditrici.
Questa tecnologia è frutto di un percorso di ricerca partito nel 2012 con un progetto ERC Starting Grant (PhotoSi). A questo è seguito un altro finanziamento ERC Proof of Concept, chiamato SiNBioSys, da cui è poi nato lo spin-off partecipato dall’Università di Bologna.
SINBIOSYS
Queste nanoparticelle sono in grado di riconoscere, separare e riutilizzare i diversi tipi di materiali plastici così da realizzare un riciclo efficiente della plastica. L’idea è presentata dallo spin-off SINBIOSYS che progetta e sintetizza materiali luminescenti a partire da elementi come il silicio.
Dopo l’ossigeno, il silicio è l’elemento più abbondante sulla crosta terrestre. I materiali costituiti da silicio sono facilmente biodegradabili e danno prodotti ideali per un’economia sostenibile.
La professoressa Paola Ceroni, ordinaria al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician”, è la co-fondatrice del progetto insieme all’amministratore delegato Francesco Romano e al ricercatore Marco Villa.
“Oggi la porzione di materiale plastico riciclato è, nella maggioranza dei casi, utilizzato per realizzare prodotti di più basso valore rispetto all’oggetto originale: questo è dovuto al fatto che la plastica non è costituita da un unico materiale, bensì da una miscela di diversi polimeri a composizione chimica diversa, che vengono spesso accoppiati tra loro o ad altri materiali.
Per poter riciclare la plastica in modo tale da poter rifare la stessa tipologia di oggetto, ad esempio contenitori alimentari, è necessario quindi selezionare e dividere le varie tipologie di plastica”.
Paola Ceroni, professoressa ordinaria al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” e co-fondatrice del progetto.
SINBIOSYS si basa su un codice per nanoparticelle di silicio simile al QR code. Queste particelle emettono colori di luce diversa a seconda delle dimensioni della nanoparticella stessa che possono essere letti da particolari apparecchiature ottiche. In questo modo, plastiche di tipo diverso vengono marcate con un diverso codice colore in modo tale da essere riconosciute, separate e riutilizzate facilmente.
WOMENTECHEU
Il progetto si chiama PRESTO e sarà un marcatore invisibile per i prodotti in plastica, pensato per favorire il riciclo e aumentare il valore della plastica dopo il suo primo utilizzo, diminuendo così l’inquinamento. È stato premiato da WomenTechEU, finanziamento europeo destinato a donne imprenditrici che sviluppano progetti di innovazione tecnologica.
Il progetto pilota di WomenTechEU ha riscosso un grande successo nel 2022 e per questa seconda edizione ha ricevuto un budget di 10 milioni di euro. Quest’anno sono state selezionate 134 aziende a fronte di 467 candidature provenienti da 35 Stati membri e paesi associati a Orizzonte Europa. Queste aziende riceveranno una sovvenzione individuale di 75 000 euro per sostenere le fasi iniziali del loro processo di innovazione e la loro crescita. Inoltre, a tutte le donne fondatrici viene offerto tutoraggio e coaching nell’ambito del programma di leadership femminile del Consiglio europeo per l’innovazione (EIC) e opportunità di networking dedicate in tutta l’UE.
L’ECONOMIA DEL FUTURO
Questi finanziamenti supportano il lavoro di molteplici start up che con i loro progetti possono contribuire alla scoperta di nuove tecnologie e all’innovazione di diversi segmenti produttivi. Attraverso le nuove scoperte tecnologiche, come queste nanoparticelle luminescenti di silicio, potremmo trovare le giuste strade da seguire per favorire una nuova economia ecocompatibile.
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