Il governo ha introdotto importanti novità riguardo la cessione del credito dei bonus edilizi, ma sta lavorando anche ad un inasprimento delle pene e delle sanzioni per evitare le false asseverazioni.
Il 18 febbraio il Consiglio dei Ministri si è riunito su proposta del Presidente Mario Draghi e ha approvato il decreto legge che introduce “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili”.
Il presente provvedimento interviene per sbloccare il processo di cessione del credito dei bonus edilizi, dopo il rallentamento subìto a causa delle varie indagini in corso. Il decreto legge mira soprattutto ad introdurre misure adeguate per contrastare le numerose frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Ma cosa prevede questo nuovo decreto legge?
Innanzitutto la disposizione prevede che sarà possibile cedere il credito per tre volte ma solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari. Inoltre, per consentire la tracciabilità delle cessioni, è stata introdotta l’attribuzione di un bollino di qualità del credito, ovvero un codice identificativo univoco del credito. Un’altra novità inerente alla cessione del credito riguarda l’introduzione del divieto di cessione parziale. Come esplicitato nel comunicato stampa del Governo, i crediti non potranno essere frazionati.
Riassumendo, quindi: “La disposizione prevede che sarà possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari e che lo stesso non possa formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate. A tal fine viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni.”
Ricordiamo che con il Decreto Sostegni ter, il governo aveva limitato le cessioni dei crediti derivanti da sconto in fattura o cessione a un solo movimento, ma ciò aveva bloccato il settore delle costruzioni, pertanto, con questo nuovo Decreto legge, il Governo ha fatto un passo indietro concedendo le cessioni fino a un massimo di tre volte e inasprendo le sanzioni per coloro che truffano lo Stato.
Difatti, la bozza del presente decreto legge introduce anche l’inasprimento delle pene e delle sanzioni previste per le false asseverazioni prodotte dai professionisti.
Anche se si attende la conferma delle misure con la pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale, per ciò che riguarda le novità su Superbonus 110%, in termini di sanzioni previste per i professionisti, il decreto prevede che: “Il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni di cui al comma 13, espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la congruità delle spese, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.”
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