Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, durante il question time alla Camera, ha confermato che il Governo non intende prorogare il Superbonus 110%, in quanto questo tipo di misura non è più sostenibile da un punto di vista economico.
Durante un question time alla Camera, Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze ha chiarito la linea del Governo in merito al Superbonus, considerata una misura non più sostenibile da un punto di vista economico.
Difatti il Ministro Giorgetti ha dichiarato che l’intenzione del Governo non è quella di procedere alla proroga del Superbonus nelle forme finora conosciute. Secondo il Ministro Giorgetti: “In merito all’impatto macroeconomico positivo dell’agevolazione in esame occorre precisare che se anche diverse istituzioni, associazioni e centri di ricerca hanno concordato sul carattere espansivo del Superbonus e delle altre misure di incentivazione edilizia, gli stessi studi hanno sottolineato come le valutazioni di impatto di tali misure siano soggette ad un ampio margine di incertezza. Ciò è confermato dalla significativa variabilità dei risultati prodotti.”
Giorgetti ha proseguito dichiarando che: “Se da una parte la stima dell’impatto macroeconomico del Superbonus 110% è incerta dall’altra parte la quantificazione dei costi per le finanze pubbliche è certa. Misure pagate da tutti gli italiani hanno interessato meno del 3% del patrimonio immobiliare esistente, prime e seconde case, al mare e ai monti, i ricchi e i poveri e anche sei castelli.”
A tal proposito, ricordiamo che, in base a quelle che sono le attuali normative, a partire dal 2024 il l’aliquota del Superbonus scenderà al 70% e nel 2025 al 65%, mentre per quanto riguarda gli interventi edifici unifamiliari dal 2024 non sarà più possibile fruire dell’agevolazione.
A proposito di studi che hanno confermato ed evidenziato il carattere espansivo del Superbonus, Giorgetti spiega che gli stessi studi hanno rilevato che l’impatto di queste misure sono soggette a un ampio margine di incertezza e ciò è confermato dall’importante variabilità dei risultati prodotti. Proprio per questi motivi, secondo il Governo è importante fare un’approfondita analisi di costi e benefici.
Citando le analisi condotte da Banca d’Italia, Giorgetti ha proseguito dicendo che: “L’effetto espansivo verosimilmente non è stato tale da rendere lo strumento a impatto nullo per il conto economico delle amministrazioni pubbliche.”
Inoltre, secondo Giorgetti “i maggiori investimenti per abitazioni hanno, nella migliore delle ipotesi, sostituito, e nella peggiore, spiazzato alcune delle spese che si sarebbero realizzate anche in assenza del Superbonus tramite l’aumento dei prezzi nel settore.”
Infine, per quanto riguarda la questione legata ai crediti incagliati, il Ministro dell’Economia ha evidenziato l’impegno del Governo per ciò che concerne la ripartenza del mercato di acquisto dei crediti e ha dichiarato che “Sono allo studio dell’esecutivo strumenti per la verifica della bontà di quelli ancora in possesso di cittadini e imprese, e sorti nel periodo antecedente l’introduzione dei vincoli di appropriatezza”.
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