ULTIMI CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
L’Agenzia delle Entrate chiarisce le deroghe previste dalla normativa inerenti all’esercizio delle opzioni di sconto in fattura o cessione del credito per interventi agevolati attraverso Superbonus.
Attraverso la Risposta n. 15 del 28 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito una questione relativa al Superbonus e all’utilizzo dell’opzione riguardante lo sconto in fattura.
Nel caso specifico sottoposto al Fisco, un condominio dichiara di aver presentato, in data 17 novembre 2022, sia la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) che la CILAS (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata Superbonus) così da poter procedere all’esecuzione di alcuni interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico di cui all’articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio).
L’Istante ha spiegato che inizialmente i lavori erano stati affidati ad un’impresa la quale, però, ha successivamente rinunciato all’incarico e dopo un periodo di ricerca e trattative con altre imprese edili, è subentrata una nuova impresa che ha sottoscritto il contratto d’appalto proseguendo gli interventi. In data 26 marzo 2024 questa nuova impresa ha emesso fattura applicando lo sconto in fattura del 70% previsto dall’art. 121 del Decreto Rilancio e successivamente, in data 29 marzo 2024, il condominio ha provveduto a pagare tramite bonifico parlante il restante 30%.
Tuttavia, spiega l’Istante, che anche questa seconda impresa ha comunicato la rinuncia all’incarico, pertanto il condominio si è rivolto al Fisco chiedendosi se può avvalersi di un’ulteriore impresa per il completamento dei lavori e se può continuare ad avvalersi dell’opzione sconto in fattura (trattandosi di interventi già iniziati al 29 marzo 2024) anche per la parte dei lavori eseguiti successivamente al 30 marzo 2024.
In risposta, l’Agenzia delle Entrate ha innanzitutto ricordato le modifiche introdotte dal DL n. 39/2024 nel perimetro di operatività dell’esercizio delle opzioni di sconto in fattura o cessione del credito.
Nonostante tali modifiche, il Fisco dichiara che nel caso preso in esame il condominio può ancora fruire dell’opzione sconto in fattura per le spese sostenute successivamente alla data del 30 marzo 2024.
Difatti l’Agenzia delle Entrate spiega che il DL n. 30/2024, pur avendo introdotto a decorrere del 17 febbraio 2023 il divieto all’esercizio delle opzioni per la fruizione dell’agevolazione con sconto in fattura o cessione del credito, ha previsto delle deroghe per gli interventi avviati in precedenza, a patto che:
- la CILAS sia stata presentata prima del 16 febbraio 2023;
- il pagamento delle spese documentate sia stato effettuato entro il 30 marzo 2024.
Il Fisco chiarisce, quindi, che la ratio della norma è quella di impedire che i soggetti che rientravano nelle deroghe previste dall’art. 2 del Decreto Cessioni, conservino il diritto all’esercizio delle opzioni sconto in fattura o cessione del credito anche se non hanno pagato alcuna spesa al 30 marzo 2024, documentata da fattura, per lavori già effettuati.
Nel caso preso in esame, il condominio aveva presentato la Cilas prima del 16 febbraio 2023 e aveva già effettuato pagamenti documentati alla data del 30 marzo 2024, di conseguenza potrà continuare a fruire del Superbonus nella modalità dello sconto in fattura anche per gli interventi eseguiti successivamente al 30 marzo 2024 e pur sostituendo l’impresa esecutrice per il completamento dei lavori, ovviamente tenendo conto dell’aliquota di detrazione applicabile alla data di sostenimento delle spese, pari al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025.
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