Il 21 maggio al Talent Garden di Roma si è parlato di Sicurezza stradale in un incontro realizzato nell’ambito del progetto “SVOLTE – SULLA STRADA DELLA SICUREZZA“, ideato da Quotidiano Nazionale-QNMOBILITÀ, in collaborazione con ACI-Automobile Club Italia, Autostrade per l’Italia e Polizia Stradale con il sostegno degli uffici scolastici del Lazio e della Toscana e il partner automotive SAIC Motor Italy – Marchio MG.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani al tema della sicurezza stradale e far sì che le regole e l’educazione civica vengano fatte proprie dai ragazzi. L’idea è quella di comprendere intrinsecamente le priorità, impresa non facile data la giovane età caratterizzata dall’idea di “potere tutto” e connessa con la spericolatezza.
Molte sono le campagne di sensibilizzazione messe in campo dai partecipanti al progetto: testimonial d’impatto, storie ordinarie e quotidiane, tutte incentrate sull’estrema casualità, e Sull’importanza dell’attenzione e della responsabilità. Numerose anche le scuole presenti sia a Roma che in collegamento da Firenze.
ATTENZIONE RESPONSABILITÀ E CONSAPEVOLEZZA
Sebbene nel 2023 si sia registrato un lieve calo nel numero delle vittime di incidenti stradali (nel 2022 contavamo 3159 morti), i dati restano ancora piuttosto allarmanti, aggravati soprattutto dai numerosi casi in cui la “fatalità” è accompagnata dall’utilizzo di dispositivi elettronici durante la guida o abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
Una riflessione sull’attenzione, sulla responsabilità e sulla consapevolezza è doverosa. L’utilizzo dei dispositivi elettronici, come gli smartphone, è ormai talmente inserito nel novero dei gesti quotidiani da non essere quasi rilevato.
Non a caso, molti dei ragazzi intervistati, ha dichiarato di utilizzare lo smartphone mentre sono alla guida per realizzare contenuti, chattare e talvolta telefonare soprattutto mentre sono in mezzo al traffico. Questo ci porta a pensare che, oltre all’attenzione, c’è anche un problema relativo della “noia” perché, in fondo, non siamo più abituati a gestirla. Nei momenti di pausa, infatti, restiamo comunque sempre “connessi”: ci dedichiamo a esplorare internet, social o le infinite attività che possiamo espletare tramite i nostri telefoni. E cosa c’è di più noioso di stare fermi nel traffico?
Probabilmente, prima di quanto pensiamo, arriveremo a sviluppare tecnologie che permettano di rilevare la velocità di spostamento del possessore dello smartphone e, magari, limitare le funzionalità qualora questa velocità sia superiore a quella di una camminata.
Magari uscirà un pop up che dice: “la velocità rilevata è maggiore di una camminata, sei alla guida di qualche veicolo?” con la possibilità di dire “sì” o “no” limitando i rischi e innescando una pausa riflessiva che indubbiamente potrà portare ad agire con più consapevolezza.
Questo potrebbe risolvere sì il problema, ma solo in parte: anche perché, non è che da pedoni, utilizzando il telefono durante gli attraversamenti, la propria vita sia meno a rischio.
L’ALTRA MOBILITÀ
Un altro tema affrontato, oltre alle automobili o alle cosiddette “macchinette” che sempre più ragazzi, poco più che adolescenti, utilizzano al posto del motorino, è quello dell’“altra” mobilità: biciclette, monopattini elettrici, veicoli leggeri in sharing, etc.
Questo tipo di mobilità, infatti, negli ultimi anni ha messo in crisi tutta la precedente legislazione e normativa in ambito stradale. Ma quest’altro tipo di mobilità sarà il futuro. O, comunque, è il futuro per il quale stiamo lavorando: un futuro in cui, auspicabilmente, la macchina di proprietà sarà quasi un ricordo e le persone saranno abituate a spostarsi in modi diversi rispetto agli ultimi quarant’anni.
Per questo, iniziative come “Svolte”, saranno fondamentali per diffondere la cultura della Sicurezza, connessa con l’attitudine alla consapevolezza, l’automotive e l’intelligenza artificiale e nel fornire un supporto essenziale agli automobilisti. Se anche le normative di riferimento diventeranno più fluide e rapide nel rispondere alle necessità emergenti, potremmo davvero fare passi avanti sulla strada della sicurezza stradale.