Vincenzo Ulturale crea “Vattinn”: la cravatta-mascherina. Un nome ironico ed iconico che sembra sintetizzare il “vattenn” napoletano – in “onore” dell’ormai noto distanziamento sociale – e la parola “cravattino”.
Anche in questo 2020, che sembra a tutti uno degli anni più difficili della storia del mondo, l’Italia si distingue per la sua natura creativa, resiliente e fondamentalmente ottimista. Questa azienda di sangue napoletano, ha infatti saputo concepire un prodotto unico ed originale nel suo genere, tanto che, nonostante abbia depositato il brevetto (internazionale), possiamo già prevedere che potrà contare presto numerosi tentativi di imitazione, come spesso accade per le idee geniali.
La cravatta: l’accessorio che forse più accompagna gli uomini nella loro giornata lavorativa (e non solo), diventa all’occorrenza una mascherina. Questo sicuramente aiuta a non ritrovarsi sprovvisti di quello che negli ultimi mesi è diventato l’accessorio più comune – e, ahimè, obbligatorio – per tutti, ma soprattutto consente di proteggersi con “stile”: come solo la moda italiana sa fare.
LA “PRIVAZIONE” CHE VALORIZZA IL GENIO
A ridosso della fine del lockdown ancora la mascherina era considerata un oggetto estraneo, seppur necessario alla salute. È allora che Vincenzo si ritrova ad entrare in un bar avendo dimenticato proprio la mascherina. Istintivamente solleva il bavero della sua cravatta a protezione del volto. Qui, nella mente dell’uomo creativo, esperto direttore sartoriale si forma la prima cellula di questa idea geniale.
Così, a Maggio, nella sartoria Ulturale cominciano i ragionamenti e i tentativi per la realizzazione di questo nuovo progetto.
IL PERCORSO CREATIVO E IL “CODINO”
Inizialmente si comincia a lavorare sulla “pala”, che per le dimensioni più ampie sembra più adatta allo scopo. In questo modo sarebbe stato probabilmente più semplice realizzare la funzione della protezione. Ma una sartoria la cui professionalità è da sempre legata all’eleganza, non avrebbe potuto prescindere da questa, nemmeno in nome della sicurezza.
Così, il percorso della creazione di quella che potremmo definire “safety-tie”, diventa più complesso: sarà infatti il “codino” ad ospitare la mascherina. Dopo vari “esperimenti” che hanno visto protagoniste le cravatte a 3 e 7 pieghe ecco che, finalmente, da una 4 pieghe, nasce “Vattinn”.
QUANDO L’UTILE È PIACEVOLE
Nessun dettaglio è stato tralasciato nella realizzazione di questa cravatta di sicurezza, a partire dalla scelta di realizzarla in seta: uno dei materiali più piacevoli da indossare, fino al trattamento antibatterico supplementare agli ioni di argento, che viene eseguito in fase di finitura, anzi, più tecnicamente: di “finissaggio” del prodotto.
E’ cosi che “Vattinn” inizia ad essere prodotta, declinata nelle prime 3 varianti:
- micropattern fondo bordeaux,
- micropattern fondo bluette
- tinta unita fondo blu navy con monogramma Ulturale arcobaleno al sottonodo
Adesso la collezione delle Safety-tie è stata sviluppata in 33 varianti più infinite altre fuori catalogo che potranno essere realizzate su richiesta, secondo le esigenze più particolari. Quando un’azienda italiana ha una solida tradizione artigianale alle spalle, come suol dire: sky’s the limit.