La cultura è parte integrante della vita dell’uomo. È dotata di un enorme potenziale sia sociale che economico in quanto costruisce aree di benessere, crea nuovi spazi di produzione culturale e di socializzazione (anche nei territori più difficili del Paese), combatte le diseguaglianze sociali e promuove il territorio.
Non si può prescindere dalla cultura ma proprio questo settore è stato duramente colpito durante la pandemia poiché è stato uno dei primi a chiudere durante la quarantena e uno degli ultimi ad aprire. Sono moltissimi i luoghi della cultura (come cinema, teatri e biblioteche) che hanno dovuto chiudere a causa della crisi economica e molto spesso le risorse messe a disposizione per la cultura sono davvero molto poche.
I GRANDI FLUSSI
In questo difficile scenario, i flussi turistici imponenti sono portatori di notorietà e prestigio per il territorio ma questi stessi grandi numeri sono anche fonte di molti rischi. A volte, i luoghi della cultura sono stati stravolti proprio a causa dell’assenza di un modello turistico in grado di rendere sostenibile la grande folla.
L’Italia, ad esempio, presenta un’offerta artistica e culturale molto ampia e ben nota a livello internazionale. Stato, regioni e comuni hanno provato ad adottare diverse politiche culturali e non tutti i modelli proposti hanno funzionato allo stesso modo.
IL MODELLO FRANCESE
In questo complesso scenario, spicca in modo particolare la decisione presa dal Louvre. Il museo più visitato al mondo ha deciso di testare un nuovo modello di turismo culturale adottando un tetto massimo di 30mila visitatori al giorno (rispetto ai suoi 45mila pre-pandemia). Questa riduzione dei flussi ha l’obiettivo di rendere le visite dei turisti più confortevoli e di ridurre lo stress dei dipendenti.
Secondo la presidente del museo Laurence des Cars, La decisione di limitare i visitatori e di allungare gli orari di apertura è stata presa perché il museo “deve poter respirare in modo diverso“.
Per attuare questa trasformazione, il Louvre manterrà alcune abitudini tecniche nate in pandemia come la prenotazione online, per distribuire in modo omogeneo i flussi turistici durante tutta la giornata.
Per alleggerire l’entrata dalla Piramide e i due accessi dal Carrousel e dal passaggio Richelieu, verrà aperto un quarto accesso.
Invece, per rispondere adeguatamente all’estensione dell’orario di apertura (dalle 18 alle 19) sono stati assunti 90 nuovi dipendenti da parte del ministero della Cultura, con un aumento della dotazione da 84 milioni nel 2022 a 93 nel 2023.
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