Dal 29 settembre al 1° ottobre, un gruppo di sei camminatori percorrerà i laghi di Cancano e la Val Viola (Bormio) per il progetto “Camminare oltre” promosso da Free Wheels odv, l’organizzazione di volontariato che mira a raggiungere una totale accessibilità, abbattendo le barriere sia strutturali che mentali.
VIVERE UN’ESPERIENZA
Camminare liberamente non è sempre possibile in ogni luogo. Risolvere il problema dell’accessibilità nella giungla urbana è (ovviamente) doveroso ma rendere fruibili dei sentieri montani diventa un gesto di vera inclusione. Questo è l’obiettivo dei sei viaggiatori del progetto “Camminare oltre” (due con mobilità ridotta, uno di lunga data, un camminatore junior, un camminatore ipovedente e un camminatore non udente) che affronteranno le difficoltà naturali di questi sentieri.
Pietro Scidurlo, Ceo & Co-founder di Free Wheels odv nonché uno dei sei protagonisti, ha affermato:
“Spesso si parla di disabilità: noi parliamo di accessibilità, perché l’accessibilità riguarda la possibilità che viene data alle persone, a tutte, di vivere un’esperienza. Quello che noi proponiamo è proprio un’esperienza, da vivere in autonomia. Siamo particolarmente felici che tratti del nostro percorso coincidano con il Sentiero Italia del Cai, che è stato tra i primi ad impegnarsi sul tema dell’accessibilità in montagna”
L’ESCURSIONISMO DEL FUTURO
Rendere la montagna accessibile a tutti (anche a bambini ed anziani) è una missione che dovrebbe coinvolgere ognuno di noi per poter inaugurare un nuovo tipo di escursionismo, equo ed inclusivo. La natura ci aiuta a superare i nostri limiti e ci ritempra mente e corpo.
Non a caso, la presidente del Cai I Lecco, Adriana Baruffini e il presidente del Cai Lombardia, Emilio Aldeghi parlano di praticare “la montagna-terapia coinvolgendo alcuni ospiti del dipartimento di salute mentale dell’Ospedale di Lecco”. Concretizzare una nuova accessibilità significa ripensare alcuni sentieri, riprogettare elementi come la loro larghezza e ripidità, introdurre una cartellonistica anche in braille, ecc…
CONDIVIDERE PER UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA
“Camminare oltre” non è solo un progetto fisico. Infatti, questa esperienza si intreccia con temi più ampi e con la metafora del camminare, inteso come “superare i propri limiti”. Danilo Genovina, escursionista e socio del Cai dal 1975, ha dichiarato:
“Questa singolare esperienza sarà raccontata da un video, che intreccerà il vissuto personale ai grandi temi dell’accessibilità per tutti e della godibilità del territorio, mai completa e capillare come nel viaggio lento. Il filmato, che verrà realizzato da due videomaker e un regista che prenderanno parte al cammino, sarà -naturalmente- dotato delle opportune tecniche per essere fruibile anche da non udenti e ipovedenti”.
Le riprese di questo singolare viaggio mirano a raggiungere quante più persone possibile perché vogliono costruire una nuova consapevolezza su tre grandi tematiche.
La prima vuole evidenziare come uno sviluppo sostenibile del territorio non può escludere un tema cruciale come l’accessibilità. La seconda vuole dimostrare come anche persone con esigenze specifiche possono vivere, con le giuste accortezze progettuali, un’esperienza singolare come un’escursione in montagna. La terza tematica riguarda la condivisione e la sua capacità di farci “sentire” gli altri e le loro emozioni.
PROGETTARE IL FUTURO
Progetti come “Camminare oltre” sono destinati a ognuno di noi perché promuovono il rispetto universale dei diritti umani. Possono farci vivere un’esperienza reale mettendo in luce problematiche importanti che dobbiamo risolvere per un futuro sostenibile e davvero inclusivo.