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WEF LAVORO, NUOVE OPPORTUNITÀ ENTRO IL 2030

Lavoro

WEF: NUOVE OPPORTUNITÀ DI LAVORO ENTRO IL 2030

Il World Economic Forum (WEF), nel recente report “Future of Jobs Report 2025“, ha rivelato dati sorprendenti e promettenti per il mercato del lavoro globale. Secondo il rapporto, le tendenze globali in tecnologia, economia, demografia e transizione ecologica creeranno 78 milioni di posti di lavoro entro il 2030.

IL MERCATO DEL LAVORO NEL 2030

Il World Economic Forum prevede che i lavori in prima linea registreranno la crescita maggiore in termini assoluti di volume. Questi includono braccianti agricoli, autisti di consegne, operai edili, venditori e lavoratori della lavorazione alimentare. Anche i lavori dell’economia assistenziale, come infermieri, assistenti sociali e consulenti e assistenti alla cura della personae e i ruoli nell’istruzione come insegnanti di istruzione terziaria e secondaria dovrebbero crescere in modo significativo nei prossimi cinque anni.

In termini percentuali, però la crescita più rapida verrà registrata nei ruoli correlati alla tecnologia (specialisti di Big Data, ingegneri Fintech, specialisti di AI e Machine Learning e sviluppatori di software e applicazioni) insieme ai ruoli di transizione verde ed energetica (specialisti di veicoli autonomi ed elettrici, ingegneri ambientali e ingegneri di energie rinnovabili).

D’altra parte, si prevede un calo significativo per impiegati e segretari (cassieri e addetti alle biglietteria, assistenti amministrativi e segretarie esecutive) insieme a impiegati del servizio postale, impiegati di banca e impiegati di immissione dati.

COMPETENZE IN CRESCITA ENTRO IL 2030

Nei prossimi 5 anni, il panorama delle competenze richieste nel mondo del lavoro subirà una trasformazione significativa. Secondo il rapporto del WEF, quasi il 40% delle competenze attualmente utilizzate dai lavoratori diventerà obsoleto o subirà una trasformazione.

Le competenze tecnologiche, come l’intelligenza artificiale, i big data, le reti e la sicurezza informatica, insieme all’alfabetizzazione tecnologica, saranno tra quelle con la crescita più rapida. Tuttavia, le competenze umane come il pensiero creativo, la resilienza, la flessibilità e l’agilità manterranno un ruolo fondamentale.

Al contrario, la destrezza manuale, la resistenza e la precisione vedranno un calo significativo nella domanda, con il 24% degli intervistati che prevede una diminuzione della loro importanza.

Il pensiero analitico, invece, rimane la competenza più ricercata dai datori di lavoro, con sette aziende su dieci che la considerano essenziale nel 2025. Seguono la resilienza, la flessibilità e l’agilità, insieme alla leadership e all’influenza sociale.

IL GAP DI COMPETENZE E LE SFIDE PER LA TRASFORMAZIONE AZIENDALE

L’analisi effettuata su oltre 1.000 aziende ha anche rivelato che il principale ostacolo alla trasformazione aziendale è il gap di competenze. Per affrontare questa sfida, l’85% dei datori di lavoro prevede di dare priorità all’aggiornamento della forza lavoro, con il 70% che intende assumere personale con nuove competenze e il 40% che prevede di ridurre il personale con competenze obsolete.

Inoltre, il 50% delle aziende prevede di trasferire il personale da ruoli in declino a ruoli in crescita. Le competenze più importanti per i lavori in crescita includono resilienza, flessibilità, agilità, gestione delle risorse, controllo di qualità, programmazione e alfabetizzazione tecnologica.

Considerate queste crescenti richieste di competenze, si stima che attualmente più della metà della forza lavoro globale avrebbe bisogno di formazione, con il 29% che potrebbe essere aggiornato nei ruoli attuali e il 19% che potrebbe essere riqualificato e riassegnato altrove. Tuttavia, l’11% dei lavoratori rischia di non ricevere la formazione necessaria, mettendo a rischio le loro prospettive di impiego.

“Tendenze come l’IA generativa e i rapidi cambiamenti tecnologici stanno stravolgendo i settori e i mercati del lavoro, creando sia opportunità senza precedenti sia notevoli rischi.
È giunto il momento per le imprese e i governi di lavorare insieme, investire nelle competenze e costruire una forza lavoro globale equa e resiliente”.

Till Leopold, responsabile del settore Lavoro, salari e creazione di posti di lavoro del World Economic Forum

ALTRI FATTORI CHIAVE DI TRASFORMAZIONE

Oltre alle tendenze tecnologiche ci sono altri fattori chiave che stanno plasmando il futuro del lavoro.

L’aumento del costo della vita è una delle tendenze più trasformative, con metà dei datori di lavoro che si aspettano che influenzi significativamente le loro attività nei prossimi 5 anni. A preoccupare il 42% delle aziende è anche il rallentamento economico generale. Per il report, questi fattori aumenteranno la domanda di pensiero creativo e capacità di resilienza, flessibilità e agilità.

La terza tendenza più trasformativa in assoluto e principalmente correlata alla transizione verde, è la mitigazione del cambiamento climatico. Il 47% dei datori di lavoro, infatti, si aspetta che questo influenzerà notevolmente le loro attività andando ad influenzare direttamente la domanda di ruoli come ingegneri delle energie rinnovabili, ingegneri ambientali e specialisti di veicoli elettrici e autonomi.

Per quanto riguarda i cambiamenti demografici, a influire maggiormente sono l’invecchiamento della popolazione nelle economie ad alto reddito e l’espansione della popolazione in età lavorativa nelle economie a basso reddito. Queste tendenze aumentano la domanda di competenze nella gestione dei talenti, nell’insegnamento e nel mentoring.

Anche la frammentazione geoeconomica e le tensioni geopolitiche stanno trasformando i modelli di business, con il 34% delle organizzazioni che prevede impatti significativi sul mercato del lavoro. Queste tendenze, infatti, stanno aumentando la domanda di ruoli legati alla sicurezza e competenze in rete e sicurezza informatica, oltre a competenze umane come resilienza, flessibilità, agilità, leadership e influenza sociale.

LE AZIONI NECESSARIE

Per superare i gap di competenze e investire in iniziative di riqualificazione, il rapporto sottolinea l’urgenza di un’azione collettiva da parte di governi, imprese e istituzioni educative. Promuovere strategie di forza lavoro inclusive e sostenibili sarà cruciale per costruire una forza lavoro globale resiliente e pronta a prosperare nei lavori del futuro.

Solo con un’azione concertata e investimenti mirati, è possibile affrontare le sfide e cogliere le opportunità emergenti, garantendo una transizione equa e sostenibile verso il futuro del lavoro.

Fonte: World Economic Forum

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