Ogni 22 marzo a partire dal 1993 si celebra il World Water Day, la Giornata Mondiale dell’Acqua. Nata con l’obiettivo di sensibilizzare su problema della mancanza di acqua potabile per oltre 2 miliardi di persone che ha ispirato anche il goal 6 dell’’agenda 2030 per “assicurare l’accesso universale all’acqua da bere e ai servizi igienici attraverso un prezzo accessibile e una gestione efficiente e sostenibile” entro il 2030.
Sembra un paradosso parlare di scarsità d’acqua in un pianeta dove l’acqua copre il 71% della superficie della superficie. In realtà l’acqua dolce non è così presente (il 97% dell’acqua esistente infatti è salata) e la maggior parte è sotterranea.
WORLD WATER DAY 2022: GROUNDWATER – MAKING THE INVISIBLE VISIBLE
“Le acque sotterranee sono invisibili, ma il suo impatto è visibile ovunque. Lontano dalla vista, sotto i nostri piedi, la falda freatica è un tesoro nascosto che arricchisce la nostra vita“.
L’acqua dolce rappresenta una risorsa importantissima. Oltre ad abbeverare gli esseri viventi, viene utilizzata per l’agricoltura, i sistemi sanitari e l’industria. Con l’aumento dell’attività umana anche la richiesta di acqua è cresciuta nel tempo ed il cambiamento climatico ne aggrava il problema. In Italia lo “stress idrico” – da quanto emerso dal Report di Legambiente “Acque in Rete” – è mediamente alto e questo problema non fa che aumentare col tempo.
UN PROBLEMA CONOSCIUTO DA POCHI
Complice di questo anche la poca consapevolezza legata al problema della scarsità di acqua dolce.
Da una recente ricerca, infatti, pochi italiani prendono in considerazione questo problema: solo il 25% degli adulti ed il 31% tra i giovani considerano la scarsità d’acqua un problema attuale e generalizzato. Proprio per questo, Finish, in collaborazione con l’Ipsos, hanno condotto uno studio sulle abitudini legate all’acqua in Italia.
Da quando è emerso, con un consumo medio pro-capite di 220 litri al giorno, gli italiani sono quelli che in Europa, con una media di 165 litri, sprecano più acqua.
Questo, probabilmente, dipende anche dalla poca consapevolezza dell’eccessivo uso che ne facciamo rispetto agli altri paesi. Infatti, considerando una famiglia composta da 2,3 persone, il consumo medio giornaliero italiano è di 500 litri circa, dato conosciuto solo da una percentuale piccolissima della popolazione. Più della metà (68%) degli intervistati crede erroneamente che il consumo sia addirittura inferiore ai 100 litri. Questo perché, a differenza del consumo di energia e gas, il consumo di acqua non viene preso in condirezione.
DIMINUIRE LO SPRECO D’ACQUA
Per il suo ruolo vitale l’acqua è una risorsa che va protetta e ne va fatto un uso consapevole. Dobbiamo salvaguardare le acque sotterranee armonizzando le necessità umane con la tutela del pianeta.
Ma cosa possiamo fare? Già modificando alcune nostre abitudini possiamo cominciare a ridurre lo spreco d’acqua: anche con i piccoli gesti si può fare la differenza.
Ecco alcuni consigli:
- Chiudere l’acqua quando non la si usa, ad esempio mentre ci si lava i denti o ci si insapona i capelli. In questo modo è possibile risparmiare 6/8 litri d’acqua al minuto.
- Prediligere la doccia al bagno fa consumare il 75% di acqua in meno. Ovviamente stando attenti al tempo che passiamo sotto l’acqua per lavarci.
- Installare dei riduttori di flusso o frangigetto permetterà di ridurre del 30% il consumo di acqua.
- Riutilizzare l’acqua. Ad esempio, si possono innaffiare le piante con l’acqua utilizzata per sciacquare frutta e verdura oppure basta raccogliere l’acqua che facciamo scorrere in attesa che esca calda ed utilizzarla per qualsiasi faccenda domestica.
- Innaffiare la sera in modo da limitare l’evaporazione dell’acqua.
- Utilizzare gli elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie etc.) a pieno carico e, se presente, prediligere la modalità eco.
Queste sono solo alcune piccole accortezze che ci permetteranno di salvaguardare l’acqua. tutelare il pianeta e garantire la nostra sopravvivenza.
